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Prof. posso andare in bagno? NO

Parliamone…perché nelle scuole l’accesso al bagno non è libero.

 

La prof. ha messo una multa da pagare ogni volta che si va in bagno! Così i ragazzi vanno meno!
E chi non ha soldi trattiene sino alla ricreazione!

Ancora nelle scuole l’accesso al bagno non è libero.

Ma capiamo perché!
La prof. sostiene che i ragazzi vanno troppo in bagno e qualche volta è giusto dire di no.

Ma davvero la prof può capire se il bimbo/a , ragazzo/a ha necessità di usare la toilette?
NO

Quando un bimbo/a,  ragazzo/a chiede di andare in bagno, non sempre ne ha realmente necessità. Le motivazioni possono essere altre, per esempio potrebbe:

  • Voler evitare un’attività che non gradisce;
  • Volersi riposare;
  • Volersi distrarre;
  • Richiamare l’attenzione dell’insegnante;

Ma è davvero più importante esercitare potere sulla minzione di un ragazzo/a, piuttosto che lavorare sulle problematiche sopra elencate, con lo scopo di insegnare il modo corretto di utilizzare una toilette?

In Svizzera il problema non esiste. Si va in bagno quando serve e senza nemmeno chiederlo.

Allora mi domando come mai la pipì in molte scuole, non solo italiane, debba essere un problema.

Impedire l’espletamento di uno stimolo fisiologico importante come la minzione, non è cosa da poco. Le bambine impareranno così a trattenere lo stimolo e a rimandarlo, predisponendosi al prolasso della vescica e all’incontinenza, oltre che alle infezioni urinarie. […] Poche regolette saranno più importanti della sola e unica regola della minzione a comando.

Un bambino nervoso e in ansia, per sue peculiarità caratteriali o proprio per la paura di sporcarsi le mutandine, avrà una vescica ancora più iperattiva.
Il bambino stitico, poi, potrebbe avere molti più stimoli urinari di chi non lo è, per la compressione delle feci nell’ampolla rettale sulla vescica stessa.

La frequenza minzionale può dipendere anche da disfunzioni dell’apparato urinario, e proprio le insegnanti potrebbero accorgersene, monitorando i frequenti accessi al bagno dei bambini, per poi riferirne ai genitori. In questo modo si attiverebbe una vera prevenzione delle disfunzioni del pavimento pelvico dell’età della crescita e adulta, fatta da persone istruite, colte e consapevoli, che senza prosaiche riparazioni di un danno fatto da colleghi verrebbero decantate dai genitori come le migliori insegnanti olistiche al mondo.”

Da
https://nursetimes.org/maestra-mi-scappa-la-pipi/55455/amp

e da
https://medicioggi.it/…/trattenere-o-non-trattenere-questo…/

Dott.ssa Miriam Sanna Fisioterapista